LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO

Leggere questa lettera mi ha un po' addolcito la giornata, la stanchezza è tanta, Tommaso è scatenato, bimbo affamato di cose da scoprire, per fortuna mi aiuta mia mamma e Baby parking tanto per farci l'abitudine, sia io che lui... forse più io che lui, l'idea di lasciarlo mi spezza il cuore, ma insomma devo lavorare e ormai è praticamente svezzato, per fortuna ho trovato un posto di cui mi fido, comodo sia a me che alla nonna che lo andrà a prendere, e poi ci sono le canzoncine, l'inglese, insomma tutto quello che ho sempre cercato, speriamo bene, ma nel frattempo voglio condividere con voi questa lettera, di Alfonso Signorini, una lettera che  tocca il cuore.

"Se un giorno mi vedrai vecchio, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso io a insegnartelo.
Se quando parlo ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia, finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando non volevi farti il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, danni il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico. Ho avuto tanta pazienza per insegnarti l'abc.
Quando a un certo punto non riesco a ricordare o perdo  il filo del discorso... dammi il tempo per ricordare. E se non riesco, non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te e averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come se fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo in cui io l'ho fatto con te quando muovevi i primi passi.
Quando ti dico che vorrei essere morto...non arrabbiarti, un giorno comprenderai cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età a volte non si vive, si sopravvive soltanto. Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui appoggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza. In cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio. Il tuo papà."

Si commenta da se...le

Commenti

  1. Bella questa lettera scritta dal Dott.re Signorini sarà che la sto vivendo con mio padre.

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  2. Non ci sono parole da aggiungere all"Amorw genitoriale, disinteressato e unico.

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