DONNE...

Questo è un mondo che corre un mondo che non si ferma un mondo in cui bisogna sempre stare al passo, un mondo che non aspetta, il mondo del lavoro poi... capiamoci non parliamo di parità dei sessi perché almeno nel mio campo non esiste, noi donne dobbiamo sgomitare il triplo, farci un pelo sullo stomaco lungo un metro ed essere sempre "sul pezzo" da un lato sono contenta di avere un avere un figlio maschio perché qualsiasi cosa farà (perché né io né Andrea abbiamo intenzione di imporgli il nostro lavoro) sarà facilitato. Sono contenta dell'approccio che vogliamo dare all'educazione di Tommy, come ogni genitore per lui vogliamo il meglio, come ogni genitore per i propri figli, ci impegneremo al meglio per lui e poi sarà lui alla fine a decidere la sua strada.




Per questo riteniamo importante portare nostro figlio al nido, farlo viaggiare fin da subito, farlo abituare alla vita e alle sue diversità perché per quanto se ne dica i bambini percepiscono la diversità di luoghi in cui si trovano anche se non li vivono appieno in quanto piccolini, fin da piccoli si abituano alla vita che li circonda. 
Da un lato sono contenta che Tommaso sia maschio, nella vita dovrà faticare di meno e avrà la strada spianata perché diciamocelo la parità dei sessi non esiste o meglio forse esiste sulla carta, ma se sei donna ti devi impegnare il doppio per ottenere lo stesso risultato di un uomo, (per questo ritengo bigotte le antiquate le persone che insistono furentemente sul fatto che bisogna avere più di un figlio oltrettutto impicciandosi della vita di coppia altrui, senza tenere presente le difficoltà che una donna incontra in ambito lavorativo e considerandola una macchina da figli).
Questo non significa che per i maschi sia tutto semplice, ma solo più facile se paragonato a una donna.

Perché dico tutto questo?

Oggi sono stata vittima di una sorta di "discriminazione" se così si può chiamare e per colpa di essere donna giovane e incinta rischio di perdere un cliente che nemmeno mi conosce ma che per i suddetti motivi non sa se darmi la sua pratica e me lo ha proprio detto in faccia.

Capiamoci il rapporto avvocato - cliente è un rapporto basato principalmente sulla fiducia io non posso obbligare nessuno a venire da me se non "si fida" ma lotterò e per non perdere questa occasione. 
Lottare è una prerogativa dell'essere donna, per quanto mi riguarda sia sul lavoro che fuori sono un leone, non permetto a niente e nessuno di intromettersi o di intralciarmi negli obiettivi, ma non sempre è facile...


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